Giudice Zanda: la solidarietà di Iustitia in Veritate

di Francesco Fontana

Il 17 maggio 2023 il Procuratore Generale della Corte di Cassazione ha avviato un procedimento disciplinare nei confronti del Giudice del Tribunale di Firenze Susanna Zanda.

Il giudizio competerà alla sezione disciplinare del Consiglio Superiore della Magistratura e, in caso di eventuale ricorso, alle sezioni unite della Corte di Cassazione.

Nei tre capi di accusa si contestano asseriti comportamenti del Giudice (mancato possesso del c.d. green pass e memoria inviata ai capi degli uffici giudiziari di Firenze) e due provvedimenti giudiziari emessi nell’ambito di un medesimo procedimento a lei assegnato. Le questioni giuridiche sollevate dai provvedimenti e dalle contestazioni disciplinari sono evidentemente tante, complesse e bisognose di approfondimenti competenti.

In queste note, come espressione concreta di solidarietà, professionale, giuridica ed umana, che l’Associazione Iustitia in Veritate esprime al Giudice Zanda, si è inteso mettere in evidenza l’assoluta infondatezza dell’azione disciplinare intentata dal Procuratore Generale, il suo carattere ideologico e non giuridico, la totale mancanza di argomentazioni fondate su orientamenti giurisprudenziali e di dottrina, l’assenza di un’analisi dei provvedimenti del Giudice, la pretesa di intervenire a “gamba tesa” nell’ambito scientifico, sottraendo al Giudice la valutazione di una materia sempre in evoluzione e ben lontana dal modello delle c.d. scienze esatte, ma soprattutto l’attacco, frontale ed intimidatorio, al principio del libero convincimento del giudice che rappresenta l’essenza della giurisdizione imparziale e responsabile.

Alla fondata convinzione che gli organi disciplinari rigetteranno ogni pretesa punitiva, si accompagna l’amarezza per il danno fatto, non solo verso la persona del Giudice Zanda, ma anche verso tutti gli altri giudici che vedono la finalità dell’azione disciplinare sviata e sfigurata, anche per le modalità temporali e le coincidenze politiche che la caratterizzano, non più a tutela della deontologia giudiziaria, ma strumentalmente utilizzata come attacco all’indipendenza della magistratura.

Iustitia in Veritate, pertanto, in totale coerenza con i propri principi statutari, offre questo contributo di solidarietà per amore della verità, unico luogo e terreno su cui può fondarsi la giustizia, auspicando che sia sempre presente nei cuori e nelle menti di chi è chiamato ad applicarla.

Milano, 15 luglio 2023 – San Bonaventura da Bagnoregio