Comunicato di solidarietà alla dottoressa Silvana De Mari

Senza alcuna sorpresa l’ordine dei medici di Torino ha radiato la dottoressa Silvana De Mari, la quale ha già espresso la sua esultanza per l’accaduto.

Non si può infatti non compiacersi per l’ennesimo svelamento del volto di questo “mostro”, termine con cui abbiamo sempre definito la più grande mistificazione della realtà messa in atto attraverso la “psico-pandemia” da covid-19. Un mostro sempre più aggressivo ma altrettanto prevedibile nel suo goffo tentativo di annullare – senza riuscirci – la libertà di coscienza e di intelletto di un popolo.

Tanti, infatti, hanno resistito all’attacco all’umano e al sociale operato da criminali in giacca e cravatta, insediati in tutte le posizioni di potere di questa nazione ormai allo sfacelo, prima di tutto morale, nel quale è stata condotta.

La dottoressa Silvana De Mari è stata, e continua ad essere, un faro di luce per tante persone nelle quali, in modo chiaro e preciso, ha ridestato una volontà di difesa donando la possibilità di vere cure. È così riuscita a salvare molte vite umane, nonostante i dettami di “non assistenza” imperanti che criminalmente hanno permesso di abbandonare al proprio destino gli ammalati.

Gli estensori di tali protocolli hanno anche costretto molti, con il ricatto, a fare da cavie di un siero sperimentale sottoposto a segreto militare, coprendo con scudo penale se stessi e i loro sodali. In tale gruppo militano pure alcuni piccoli personaggi con laurea in medicina che già gioiscono per la radiazione della dottoressa De Mari e si augurano che altri medici, che come lei si sono prodigati nella cura delle persone, subiscano la stessa sorte.

Tali personaggi, per mantenere il loro presunto potere, abdicando alla propria coscienza, agiscono però in perfetto stile di schiavi, esecutori dell’ordine ricevuto di condurre le masse alla sottomissione, attraverso la paura indotta dal continuo martellamento del mantra pandemico. A questi omuncoli – senza sorpresa e soprattutto senza dubbio – che offendono la dignità del giuramento di Ippocrate, diciamo che sono loro i veri ciarlatani, anche se rivestono qualifiche che gli hanno garantito notorietà e prebende.

Passando alla lettura del provvedimento di radiazione, si rimane stupiti dalla grossolanità anche comica delle sue motivazioni, a dimostrazione non solo dell’ignoranza medica degli estensori ma, ancora una volta, della sciatta esecuzione di imperativi politici, in applicazione di principi a-sanitari, del macabro vilipendio della stessa dignità della professione medica di cui si assurgono a difensori, e della semplice onestà intellettuale e di cura.

A sostegno della dottoressa De Mari, Iustitia in Veritate sta ricevendo numerose dichiarazioni e manifestazioni di affetto e solidarietà di cui si rende e si farà portavoce.

Secondo i principi e i valori che ci animano sin dalla nascita, valuteremo anche le eventuali azioni a tutela della nostra eroica amica.

Intendiamo così promuovere un sostegno non della massa, ma di un popolo che, grazie anche alla sua testimonianza, ha preso coscienza del vero, ed è perciò in grado di riconoscere la menzogna propagandata da questo mostruoso totalitarismo sanitario di cui i c.d. medici burocrati “tutelari” sono l’epigono.

Noi non abbiamo paura e, al fianco della nostra dottoressa, continuiamo a lottare, sapendo che il male non vincerà, perché la vittoria appartiene al Bene e la Verità non è quella rivelata dalle decisioni grottesche dei componenti di un ben misero ordine professionale, che custodisce solo il potere che li comanda come perfetti corifei di regime.

Milano, 10 giugno 2023 – Sant’Oliva di Palermo, martire