Rientro in servizio dei sanitari sospesi

COMUNICATO sul rientro in servizio dei sanitari sospesi

A seguito del recentissimo provvedimento del nuovo governo, che prevede il reintegro in servizio del personale sanitario sospeso per inadempienza all’obbligo vaccinale, si ribadisce agli interessati la necessità di presentarsi sul posto di lavoro immediatamente, come da regolare contratto.

La sospensione degli operatori sanitari di fatto è cessata dal giorno stesso della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del provvedimento.

Chi lo ritenga opportuno, pur non essendo obbligatorio, può comunicare via PEC al datore di lavoro la sua intenzione di rientrare, come da regolare orario. Chi si trova in queste condizioni non aspetti comunicazioni dal datore di lavoro, ma assolutamente si presenti sul posto di lavoro e riprenda il servizio. In questi casi non va firmato alcun documento che potrebbe condizionare l’ingresso e possibilmente va documentato l’accaduto. Si tenga presente che il datore di lavoro, se rifiuta la prestazione lavorativa, deve farlo con un provvedimento scritto. 

Chi si trova in malattia lo comunichi e invii il certificato secondo la prassi normale utilizzata nell’azienda. Chi, invece, per altri motivi non può rientrare perché confidava nella sospensione fino al 31 dicembre 2022, comunichi formalmente di essere immediatamente disponibile a rientrare e di considerare come ferie i giorni che intercorreranno sino alla data del rientro.

Va anche segnalato che, a seguito del provvedimento del governo, gli ordini professionali di medici e infermieri stanno inviando ai diretti interessati e alle aziende sanitarie una comunicazione di revoca della sospensione dall’albo e alcuni operatori sanitari l’hanno già ricevuta.

Comunicazione da adeguare opportunamente al proprio caso, inviando agli enti interessati:

Comunicazione rientro in servizio

Avv. Francesco Fontana – Iustitia in Veritate

Milano, 2 novembre 2022